No password di Roberto Zanata (musica)



NO PASSWORD 


Javier Berbis, flute
Fernando Pascual, violin

Felicita Brusoni, vocal high soprano

Conxi Valero, vocal soprano

Roberto Zanata, multimedia and Live Electronics

Miguel Angel Berbis, multimedia and sound difussion

Original music by Roberto Zanata and Miguel Àngel Berbis

    

Breve introduzione all’opera


Osservare la storia delle forme d’espressione dell’uomo vuol dire anche perseguire e provare a precedere il percorso e le vicissitudini del suo pensiero simbolico, i suoi scopi e i suoi auspici, spesso utopici e perfino distopici. La sperimentazione scientifica e quella artistica sono due facce della creatività umana ed entrambe ci rimandano a modelli e rappresentazioni che hanno a che fare con la mimesis (e/o anche con il simulacro) che, da sempre, si manifestano nella sfera cognitiva in due mondi tra loro correlati: il naturale e l’artificiale.

Oggi la responsabilità di una riflessione approfondita e non condizionata sul significato di concetti quali spazio, tempo, materia, realtà ecc, grava quasi esclusivamente sulle spalle di una minoranza di teorici ed artisti, che utilizza i nuovi strumenti e ne sperimenta a fondo linguaggi e potenzialità in vari settori, dalla simulazione dei processi intellettivi umani (I.A.), alla realtà virtuale (RV.) direttamente esperibile, polisensoriale e complessa.


La cultura immaginaria e la cultura scientifica hanno spesso coinciso in Occidente. Ogni nuovo materiale o supporto, inevitabilmente, ha sempre dato vita a un’innovazione artistica e questo è accaduto anche con l’avvento del computer e oggi dell’I.A..  I “nuovi suoni” e le “nuove immagini” – gli “immateriali” – continuano a offrire inebrianti possibilità ludiche, fantastiche, integrando l’astrazione all’audiovisivo. Ma l’orizzonte potrebbe anche ingannare. La forza di espansione dell’utensile simbolico – ammonisce Debray – sono anche la sua debolezza. Il pericolo starebbe (vedi la cultura di massa, o l’industria culturale) nel rischio di inventare un codice senza messaggio o una sintassi senza semantica, forme asettiche. 

Così il fare arte riflette indubbiamente un momento di crescita interiore, di sensibilizzazione concettuale o spirituale, ma proprio in virtù della responsabilità soggettiva che va attribuito alla sua tecnologia cresce la posta in gioco. Perché, nell’immaginario dell’artista, l’opera rimane sempre un punto di arrivo, non un punto di partenza, ed è all’arrivo solo se non è alla partenza.


     No Password de Roberto Zanata y Miguel Angel Berbis. FestMus 2023 Auditori Castelló

  


 

Roberto Zanata


BIONOTA 

Nato a Cagliari, Roberto Zanata ha studiato Filosofia, Composizione e Musica Elettronica diplomandosi presso l’Università e il Conservatorio di Cagliari. 
Ha partecipato nel 1996 agli Internationale Ferienkurse fur Neue Musik di Darmstadt, È direttore organizzativo del Festival Spaziomusica (Cagliari). 
Le sue opere sono state eseguite nei più importanti Festival Internazionali di musica contemporanea e premiate in Francia, Germania, Messico e Polonia. Docente e coordinatore di dipartimento della Scuola di Musica Elettronica del Conservatorio di Cesena.


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