Nani Colombaioni, un clown prestato al cinema (CINEMA D'ANTAN) ~ di Mario Masala - TeclaXXI
CINEMA
D’ANTAN
Mario
Masala
Nani
Colombaioni, un clown prestato al cinema
Nella
primavera del 1975 (più precisamente il 27 marzo, secondo il sito IMDb) esce
nelle sale italiane il primo lavoro del fortunato ciclo dedicato al personaggio
di Fantozzi, interpretato da Paolo Villaggio. Tra satira sociale, sketch in
stile slapstick e neologismi vari (si pensi al peculiare uso che il
protagonista e i colleghi fanno del congiuntivo) un contributo importante
all’enorme successo del film (e dell’intera serie) lo fornisce una fitta
schiera di personaggi secondari, indispensabili spalle del protagonista nella
costruzione delle varie scene che compongono l’opera.
Tra
coloro che in senso largo potrebbero definirsi come “antagonisti” di Fantozzi
compare in due scene un cameriere imbranato, che a una evidente predisposizione
ai pasticci unisce una vena di sadismo nei confronti del protagonista. Lo si
vede comparire una prima volta durante il veglione di Capodanno, con un incedere
claudicante, nei pressi del tavolo di Fantozzi, a cui in successione servirà dell’affettato
rovesciato per terra (e frettolosamente ricomposto nel piatto), riempirà la
braghetta di tortellini alla panna e di lenticchie e imbratterà il volto di
panna montata. Comparirà nuovamente durante la cena a Courmayeur, quando,
inciampando dalle scale, scaraventerà il povero ragioniere nel pentolone della
polenta.
[Foto
1 – Nani Colombaioni nel film “Fantozzi”]
Guardando
(e riguardando) le scene con attenzione, quelle che inizialmente sono semplici
sensazioni iniziano a diventare dei sospetti. Il primo pensiero va alle
movenze, alle espressioni facciali, ai tempi comici del cameriere pasticcione:
sembra di trovarsi di fronte ad un clown, un clown vero, di quelli che si
guadagnano da vivere portando sorrisi in giro per le piazze d’Italia. Il
secondo sospetto è che quell’andatura claudicante, quella non perfetta
coordinazione nei movimenti non sia del tutto artefatta.
Tra
gli attori accreditati nei titoli di coda è presente una coppia di fratelli con
una certa notorietà in ambito extracinematografico: Arnaldo e Willy
Colombaioni. Il secondo interpreta nel film il ruolo del portiere/acrobata
nella sgangherata partita tra scapoli e ammogliati; il primo, più conosciuto
con il diminutivo di “Nani”, è proprio il cameriere pasticcione (anche se una
pagina Facebook con un migliaio di follower attribuisce erroneamente tale ruolo
all’attore Angelo Di Porto). Nani Colombaioni nella vita reale fa quello che
lui stesso definisce (in una chiacchierata/intervista con il figlio Leris) “Il
più bel mestiere che possa esistere”: è un circense (i Colombaioni sono una
delle famiglie circensi più celebri in Italia); per la precisione, è un clown
noto e rispettato.
È
il nipote Barry (in un video pubblicato sulla pagina Facebook “Fantozzi rag.
Ugo matricola 7829/BIS”) a confermare anche il secondo sospetto: racconta
infatti di come suo nonno Nani (nato nel 1921), durante la Seconda guerra
mondiale, subisca in combattimento delle ferite tali da limitarne permanentemente
la mobilità a livello del lato destro del corpo (per qualche anno dopo
l’incidente sarà addirittura costretto a muoversi in sedia a rotelle).
Impossibilitato a compiere acrobazie complesse, si specializzerà quindi nel
mestiere del clown.
“Fantozzi”
non è l’unico film della serie in cui compare Nani Colombaioni. Lo si vede nel
secondo capitolo (“Il secondo tragico Fantozzi” del 1976) a interpretare
proprio un clown che tira una martellata al malcapitato protagonista. Compare
inoltre nel film del 1983 “Fantozzi subisce ancora”, in coppia con il fratello
Willy, nei panni di uno dei partecipanti alla turbolenta riunione di
condominio.
[Foto
2 – Nani Colombaioni nel film “Il secondo tragico Fantozzi”]
[Foto
3 – Nani Colombaioni nel film “Fantozzi subisce ancora”; l’attore che lo
afferra per il colletto è il fratello Willy]
Se
le apparizioni nei film della serie di Fantozzi sono certamente le più celebri,
non sono però le uniche esperienze in ambito cinematografico per Nani: nel 1970
partecipa a “I clown” di Federico Fellini; nel 1988 appare nel film “La
maschera” di Fiorenza Infascelli.
In
ambito circense Nani ha successo sia come solista che in coppia con il clown
Nené Huesca (con il quale si esibisce anche nel circo di Ferdinando Togni).
Secondo il figlio Leris, la principale caratteristica del duo era la capacità
di fare ridere anche in assenza di grossi mezzi: “Facevano ridere con il nulla…
[…] Il clown non parla solo col trucco e non basta un naso rosso per fare un
clown, il quale parla invece con la mimica pur non essendo un mimo, parla
soprattutto col corpo […] E tutto questo riesce ancora più difficile quando si
è in due, perché devono combinarsi i tempi e le caratteristiche di entrambi”
Nani
Colombaioni scompare il 14 aprile del 1999. Nella chiacchierata/intervista con
il figlio Leris, rivolgendosi a quest’ultimo, si esprimeva così per racchiudere
tutto il suo amore per il circo: “…io prima di tutto vorrei che tu non
cambiassi mestiere…sarei molto contento se portassi avanti la nostra tradizione
con i tuoi figli, con tuo fratello, per portare sempre avanti il nostro nome…”
credits:
https://www.facebook.com/100063517878761/videos/902210290602040
https://www.circo.it/nani-colombaioni-oltre-il-naso-rosso-ce-di-piu/
https://www.circusfans.eu/2009/09/25/in-ricordo-di-nani-colombaioni/
MARIO MASALA
BIONOTA
Mario Masala è nato in Sardegna nel 1981 e vive in Friuli, dove esercita la professione di medico.
È appassionato di ricerche storiche, soprattutto di quelle in ambito cinematografico e sportivo.
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