Wilbur e Orville Wright: Pionieri dell'Aviazione (FILATELIA TEMATICA) ~ di Luciano Calenda - TeclaXXI

 FILATELIA TEMATICA 


Wilbur e Orville Wright: Pionieri dell’Aviazione


di Luciano Calenda


 


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Nel dicembre del 1903, e precisamente il giovedì 17, due fratelli americani, Wilbur ed Orville Wright entrarono nella storia dell’aviazione mondiale per aver sperimentato il primo volo con un velivolo a motore ed a guida umana. Stranamente questo francobollo americano, che riproduce i due fratelli insieme all’aereo costruito (1), fu emesso solo nel 1949 e per un motivo ben preciso: il ritorno in America del velivolo originale, il Flyer 1, che era stato dato in prestito al Museo delle Scienze di Londra da Orville nel 1928 … e più avanti leggeremo il perché... 


Prima la storia. I fratelli Wright erano avevano lavorato in proprio in una piccola stamperia per poi diventare meccanici di biciclette trasformatisi in poco tempo in costruttori di biciclette (2). Questa attività risultò molto proficua e permise loro di mettere insieme i fondi per le attrezzature per la nuova, comune passione che era sopraggiunta: l’aviazione ed i primi voli.                                                    2

Dapprima costruirono alianti per sperimentare la tecnica del volo ed il   controllo della macchina che avevano costruito in vari esemplari, dal primo nel 1900 (3. foto d’epoca) al terzo nel 1902 (4).

                                      3                                                                               4

Dai rudimentali alianti dei primi tentativi arrivarono a costruire il primo velivolo a motore: il Flyer! Alto 2,8 metri, dal peso di 274 kg e dall'apertura alare di 12 metri, il velivolo era fatto in gran parte di frassino e abete rosso e aveva una potenza di 12 cavalli. Il test vincente avvenne in una gelida e ventosa mattinata, sulla spiaggia di Kitty Hawk (nella Carolina del Nord). Davanti a cinque spettatori alle 10:35 eseguirono il primo volo storico durato 12 secondi per 36 metri effettuato da Orville seguito da altri tre tentativi riusciti (Wilbur, Orville, Wilbur), l'ultimo volando per 59 secondi dopo aver coperto 260 metri.

Il centenario dell’avvenimento è stato ricordato dagli USA, naturalmente, con un bozzetto che raffigura il solo aereo (5) e da altri paesi come Anguilla ed ancora il solo aereo (6); molto indovinato, invece, quello della Macedonia che mostra i due fratelli, l’aereo e la posizione assunta dal pilota durante il volo (7).  

                               5                                                6                                           7 

Ma il primo francobollo in assoluto che ricorda il celebre volo, con un bel primo piano del Flayer 1, è statunitense e fu emesso nel 1928 per la Conferenza Internazionale dell’Aviazione Civile che si tenne dal 12 al 14 dicembre proprio qualche giorno prima dell’anniversario del fatidico giovedì 17 (8).       

Gli USA ricordarono anche il 75° Anniversario con due francobolli statunitensi raffiguranti Orville e Wilbur Wright ed il loro aeroplano, uno dei quali è qui mostrato (9). 


                                       8                                                                9

Trascuriamo le innumerevoli altre emissioni da parte dei più svariati paesi del mondo per ritornare alla stranezza del francobollo americano del 1949 non certamente per il 46° anniversario dello storico volo...

In estrema sintesi questa è la storia. Dopo il primo volo vi furono lunghe dispute tra i fratelli Wright e lo Smithsonian Institution che contestava la legittimità del loro primato fino a rifiutarne, nel 1910, l’esposizione nel proprio Museo. Per giunta in alcuni paesi veniva dato molto più credito al brasiliano Alberto Santos-Dumont perché l’aereo “14 bis” da lui ideato e costruito nel 1906 (10) riuscì a decollare autonomamente mentre quello dei Wright era catapultato.                            10

Per questi motivi nel 1928 Orville Wright offrì l’originale Flyer al Museo Nazionale di Londra dove è rimasto fino al 1948 quando lo Smithsonian presentò le proprie scuse ad Orville dichiarando ufficialmente di riconoscere il Flyer come la prima macchina motorizzata più pesante dell'aria a portare a termine un volo controllato e sostenuto con un pilota a bordo, mettendo l’accento sulla  controllabilità del velivolo e superando così anche le perplessità sul sistema di decollo di cui all’aereo di Santos-Dumont.

 

L’aereo originale che effettuò il primo storico volo è oggi visibile nella sua completezza, sia pure con pochissimi ritocchi di marginale importanza dovuti alla deteriorazione del materiale col trascorrere degli anni, nel Museo dell’Aviazione e dello Spazio dello Smithsonian Institution a Washington (11).


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LUCIANO CALENDA**

BIONOTA Luciano Calenda vive a Roma ed è collezionista di francobolli fin da giovanissimo prima in modo tradizionale e poi dedicandosi quasi esclusivamente alla Filatelia Tematica Sportiva, in particolare alla Pallacanestro (come ex giocatore di livello regionale). È stato Consigliere e Presidente del CIFT per circa 30 anni, autore di innumerevoli articoli sulla Filatelia Tematica e cura tuttora una rubrica tematica sull’Archeologia pubblicata dal mensile Archeo.  

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**Il curatore di questa rubrica è Luciano Calenda, Presidente Onorario del CIFT,

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