La Regina Gertrude - di Jacqueline Spaccini (CONTAMINAZIONI ARTISTICHE) - TeclaXXI
CONTAMINAZIONI ARTISTICHE
LA REGINA GERTRUDE*
di Jacqueline Spaccini
La Regina Gertrude è complice nell’assassinio del Re Hamlet padre?
Sì, ha ordito l’omicidio insieme
con il cognato, da tempo suo amante. No, la Regina è all’oscuro dell’omicidio
del marito perpetrato dal di lui fratello, Claudius, oggi nuovo re (e nuovo sposo
di Gertrude) – al posto del legittimo figlio, Hamlet, che porta lo stesso nome
del padre.
Ma chi è dunque questa regina? È colpevole? È innocente? Shakespeare
non lo dice.
Il drammaturgo non intende
correre rischi di sorta: tra il pubblico delle sue rappresentazioni, costui può
annoverare niente di meno che Giacomo VI di Scozia, figlio di quella Mary Stuart, accusata in vita di essere stata la mandante dell'omicidio
del suo secondo marito (il cugino Henry, Lord Dornley) e vedova del primo
marito, dopo soli due anni di matrimonio, quel Francesco, figlio di Caterina
de' Medici, morto in seguito a un'infezione dovuta a un ascesso ad una
delle orecchie (stessa morte apparente del padre di Amleto) e
Giacomo VI è divenuto successivamente Giacomo I re d'Inghilterra, riunendo le due corone,
alla morte di Elisabetta I. Per cui, molto meglio per Shakespeare non esagerare coi
riferimenti.
Ma non tutti - forse - hanno letto (o ricordano) la trama di Amleto. Per i nostri più giovani lettori, che comunque conoscono il celeberrimo To be or not to be, ecco un breve riassunto.
In Danimarca, nel castello di Elsinore, c'è un re [Claudius] e una regina [Gertrude]. Ma soprattutto c’è il figlio [Amleto jr.] di lei. Questo giovane ha perduto il padre da poco, il re Amleto. La madre (la vedova) ha osservato un breve lutto e poi si è risposata dopo appena 4 mesi con il cognato, cioè il fratello del marito (si noti che, all'epoca, la cosa era considerata un incesto).
L'erede al trono è Amleto, ma è
Claudius che diventerà re del Regno di Danimarca. La regina resta regina.
Amleto si è incapricciato (ma forse l'ama per davvero) di Ofelia, la figlia del
ciambellano Polonius, il quale ha un altro figlio, Laerte, giovane amico di
Amleto jr.
Vero e unico amico del cuore del
principe danese è però Horatio che si dice romano inside (diremmo
oggi). Fin qui... Il fatto scatenante è che quasi da subito compare il fantasma
(lo Spettro) del padre morto il quale intima ad Amleto di rendergli giustizia,
cioè di uccidere Claudius (e di risparmiare la regina), giacché la morte sua
(di Amleto senior) è dovuta alla mano omicida del fratello minore. Praticamente
la pièce trascorre in un alternarsi di lo faccio o non
lo faccio?, che poi sarebbe la traduzione terra-terra del dubbio
amletico, quel To be or not to be di granitica memoria.
Come in tutte le tragedie, gli
eventi precipiteranno velocemente, fino alla carneficina finale.
C'è del marcio in Danimarca
Un altro pensiero arrovella il giovane. Il ruolo svolto dalla madre nella triste vicenda: è forse anch'ella assassina?
Ci pensa e per un attimo lo crede anche, quando la madre lo rimprovera per l'uccisione di Polonius:
Gertrude : O, what a rash and bloody deed is
this ?
Hamlet: A
bloody deed, almost as bad, good mother, as kill a king and
marry with his brother. [1]
Hamlet: Could you on this fair mountain leave to feed, and batten on this moor? Ha, have you eyes? You cannot call it love [...] Sense sure you have, [...] but it reserv'd some quantity of choice to serve in such a difference. What devil was't that thus hath cozen'd hoodman-blind?[3].
Vediamola più da vicino, la regina Gertrude dell'infimo regno di Danimarca, nell'infimo castello di Elsinore (a 45 km da Copenhagen).
Gertrude ha sposato giovanissima
Amleto padre.
Se nel primo matrimonio Gertrude aveva riversato tutto il suo desiderio d'amore sul figlio, ora ha trovato un uomo forse - anzi probabilmente - più performante del primo. E non dimentichiamo che fino alla confessione davanti a Dio, Claudius non sembra uno spregevole assassino, bensì un re assennato e amorevole, che chiede l’affetto al nipote ora figlio acquisito.
Ma ora Amleto si trova a essere privato dell'amore della madre. E forse è questo tipo di tradimento che brucia dentro di lui, ben più gravemente del tradimento al cadavere ancora caldo del padre...
Gertrude: What wilt thou do? Tho wilt not murther me? Help, help, ho!
Il giovane è
perseguitato dallo spettro del padre, il quale non lo ha reso adulto da
vivo e che ora - per proprio tornaconto [4], esige che suo figlio sia
un uomo e per giunta vendicatore e assassino a sua volta dello zio. Ma Amleto
proprio non ce la fa (quando trova il coraggio, a farne le spese è Polonius, il ciambellano, padre della sua fidanzata Ofelia).
E quand'è allora che riuscirà a uccidere Claudius?
Solo quando la madre agonizzante,
gli farà intendere di essere stata avvelenata. Si potrebbe concludere allora che Gertrude
sia una donna di passioni, volutamente cieca, perciò non completamente innocente, ma probabilmente assolutamente incolpevole dell'assassinio del coniuge.
* * *
A teatro, nel 2010, viene rappresentata in Francia una
pièce allestita da Gunther Leschnik che ha come protagonista assoluta Gertrude. Il titolo è Gertrude
- Le cri (il grido) del britannico Howard Barker. Una
Gertrude tutta diversa. Assassina. Non solo: assassina perversa. Il regista sceglie di far recitare l'attrice che interpreta la Regina, Sophie Millon, completamente nuda per eccitare Claudius. Il grido (le cri) si sprigiona nel momento in cui il marito viene ucciso dal cognato (è una sorta di orgasmo gridato). Per saperne di più, clicca qui .
Proponiamo di seguito l'inizio dell'Atto III Scena IV (la scena madre tra Gertrude e Amleto), quella della resa dei conti tra il giovane principe danese e sua madre, così come è stata vista da Laurence Olivier.
Con la regia di Zeffirelli, abbiamo la fortuna di poter vedere l'intero film (in lingua italiana) del 1990 con Mel Gibson (Amleto), Glenn Close (Gertrude), Alan Bates (Claudius) e Helena Bonham-Carter (Ofelia). Durata del video: 2:14:36
Di seguito, il celeberrimo Atto III Scena IV con David Tennant nel ruolo di Amleto (in lingua inglese) e Penny Downie in quello di Gertrude. Si tratta di un film televisivo (2009) per la regia di Gregory Doran.
E infine l'esperimento di Elisabetta Pozzi nell'interpretare lei, una donna, il personaggio di Amleto (come già aveva fatto Sarah Bernhardt). Teatro Farnese di Parma, anno 2002. Il video è in versione integrale e ha la durata di 3:38:22.
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NOTE:
Per leggere approfonditamente di Amleto et alia,
rimando all'appassionato e appassionante libro di Nadia Fusini, Di vita si muore, Mondadori,
2010.
[1] Gertrude: Oh,
quale azione truce e sanguinosa è mai questa!
Amleto: Un’azione
sanguinosa! Quasi così cattiva, buona madre, come quella di assassinare un re e
sposarne il fratello.
Grazie F.L.
RispondiEliminaVery interesting !!!
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