TRATTINI ~ di BARBARA PUMHÖSEL (POESIA) - TeclaXXI
POESIA
BARBARA PUMHÖSEL
trattini
oggi puoi farti diamantificare
dicono, concedere ai tuoi resti
la metamorfosi da carbonio e
graffite
alla gemma finale, detta della
memoria
garantita e senza aggiunte o
additivi
nuova speranza, forse
per
imprese sofferenti
io invece pensavo a una cremazione
semplice, volevo scegliere l'urna
il colore la forma le figure sulla
parte
anteriore come in una poesia ma
volendo la si può ordinare online
e presto
arriverà anche la consegna via
drone
infine decidere dove far spargere
le ceneri: nel mare, su un'isola,
nel fiume
nella radura dove giocavo da
bambina
sotto un faggio specifico di cui
è rimasto solo il ceppo, o in un
posto
trovato e amato tra le pagine di
un libro
dove sarei andata per la prima
volta
e dire che ancora mi piace tanto
passare in bicicletta
davanti al cimitero
d’estate quando torno
fermarmi alla tomba di mia madre
contemplare nella cornice di tufo
una nuova foglia un germoglio
un bocciolo
che innaffio con cura dalla brocca
di PSV verde scopro dopo che
significa Plastica Seconda Vita
accompagno l’acqua fino alle
radici
alla nostra lingua madre
mentre affiorano immagini su
stigmi
di piante e cicatrici su una
corteccia
sulle gelate primaverili,
scritture
a specchio, la versione non
definitiva
di una traduzione e le noci ancora
verdi
tra le foglie sotto il suo albero
e
come sempre faccio un altro giro
cammino, di pietra in pietra, e
leggo
le date a destra e a sinistra del
trattino –
segno di punteggiatura
e simbolo scarno –
per tutto ciò che sta tra l’inizio
e la fine
BARBARA PUMHÖSEL
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