Bilancio provvisorio in guisa di saluto estivo - 2025 (LO STATO DELLE COSE) ~ di Alessandro Iovinelli - TeclaXXI

 

LO STATO DELLE COSE 

 

Bilancio provvisorio

in guisa di saluto estivo – 2025

 

di

 

Alessandro Iovinelli

 

                                               decorazione porta stanza della regina                                                       Palazzo Reale Napoli 

©Jacqueline Spaccini




Ci siamo. Dal 1° agosto e, come al solito, TeclaXXI si ferma per un mese. 

È tempo, dunque, di fare un bilancio, o meglio: il punto sulla situazione. 

La nostra rivista, che esiste dal gennaio 2024, è uscita regolarmente due volte ogni settimana (in alternanza il martedì e il giovedì, a seguire il mercoledì e il venerdì), tranne una breve pausa (due settimane a Natale 2024) per 18 mesi. In ogni uscita c'erano due diversi interventi. Il che significa 4 contributi a settimana, 16 al mese, per un totale di 280 a tutt’oggi. 

Coerenti con l’acronimo che ci siamo dati (TeclaXXI non è solo un omaggio alle Città invisibili di Italo Calvino, ma anche la sintesi in una parola del programma della rivista), Tutto Esprime Cultura Letteratura Arte, in questi due anni abbiamo cercato di ampliare il raggio delle conoscenze e dei campi del sapere.  

Il computo delle "etichette" offre un riscontro oggettivo. 

Ecco qui l'elenco degli argomenti dei quali si è occupato il nostro magazine: 

 

1. Africa 

2. Arte&Letteratura 

3. Arte&Storia 

4. Artisti/Pittura 

5. Astronautica 

6. Autoritratti (Questionario di Proust) 

7. Berlino 

8. Cinema 

9. Cinema d'antan 

10. Contaminazioni artistiche 

11. Critica d'arte 

12. Critica letteraria 

13. Enologia 

14. Epistolari 

15. Etnolinguistica 

16. Eventi 

17. Filatelia tematica 

18. Folklore 

19. Fotografia 

20. Giardini 

21. IA/Intelligenza Artificiale 

22. Internet 

23. Laboratorio sensoriale 

24. Lingua italiana 

25. Luoghi storici 

26. Matematica 

27. Matematica/Fisica 

28. Melodramma 

29. Memorialistica 

30. Milano 

31. Mostre 

32. Musica/Musicisti 

33. Narrativa 

34. Natura 

35. Parigi 

36. Pensiero filosofico 

37. Pittura 

38. Poesia 

39. Problematiche sociali 

40. Psichiatria 

41. Psicolinguistica 

42. Psicologia 

43. Reportage 

44. Roma 

45. Saggistica 

46. Scienza 

47. Scultura 

48. Storia 

49. Storia dell'arte 

50. Teatro 

51. Torino/Piemonte 

52. Teatro&Opera lirica 

53. Traduttologia 

54. Traduzione 

55. Unicef 

56. Venezia 

 

Da notare che i contributi non sono stati solo in forma scritta, ma anche video, audio, fotografica. E quand'anche fossero solo testi scritti, abbiamo cercato di accompagnarli da immagini e video che ne illustrassero i contenuti. 

Inoltre, la possibilità di servirsi del web come mezzo di comunicazione ci ha permesso di raggiungere tutti i paesi connessi con la rete, da una parte e dall'altra dell'oceano, addirittura in luoghi molto lontani (perfino in Australia!). 

Anche per questo motivo non ci siamo rivolti soltanto a un pubblico italofono. Chi ci ha seguito finora, saprà che a volte abbiamo ospitato interventi in altre lingue: inglese, francese, spagnolo, portoghese, greco e lituano. 

Una tale impresa, che era nata in famiglia e tra una ristretta cerchia di amici, si è via via allargata a un numero sempre più esteso di collaboratori e collaboratrici, che voglio ringraziare per il loro prezioso, disinteressato e gratuito contributo, dandone menzione qui di seguito: 

 

1. Adriano, Domenico 

2. Agostini-Ouafi, Viviana 

3. Alvino, Gualberto 

4. Ananìa, Luigi 

5. Angulo, Beatriz Hernanz 

6. Bagliun, Loredana 

7. Bathanti, Joseph 

8. Bei, Massimo 

9. Begotti, Ivonne 

10. Boccianti, Nicola 

11. Bonanni, Azzurra 

12. Brizio-Skov, Flavia 

13. Calenda, Luciano 

14. Capriolo, Paola 

15. Carle, Barbara 

16. Castellani, Chiara 

17. Cignetti, Marco 

18. Cirulli, Giulio 

19. Dodenaro, Roberto 

20. Dolfi, Anna 

21. Di Mona, Darcy 

22. Di Rocco, Valentina 

23. Della Valle, Valeria 

24. Elia, Fabio 

25. Fantini, Edmonda 

26. Faverzani, Camillo 

27. Fioretto, Pascal 

28. Finetti, Dino 

29. Giuliani, Alessandro 

30. Harchychi, Mustafa 

31. Iovinelli, Romain 

32. Jacoponi, Tiziana 

33. Langtry, Adriana 

34. Lettieri, Marco 

35. Lo Coco, Giuseppina 

36. Losada, Miguel 

37. Luzzo, Ippolita 

38. Manfridi, Giuseppe 

39. Marchig, Laura 

40. Martella, Marco 

41. Masala, Mario 

42. Massa, Riccardino 

43. Mastrodascio, Silvio 

44. Maillart, Olivier 

45. Mayrhofer, Marina 

46. Mazzarelli, Carla 

47. McKinney, Joshua 

48. Meloni, Lucilla 

49. Minarini, Gabriella 

50. Mirskin, Jerry 

51. Morbiducci, Marina 

52. Novelli, Giulia 

53. Novelli, Silverio 

54. Oliva, Cesare 

55. Orsini, Rosalia 

56. Paraskeva, Helena 

57. Paz Rojas, Francesca 

58. Petlevski, Sibila 

59. Pierotti, Mauro 

60. Pumhoesel, Barbara 

61. Porster, Brenda 

62. Preziosi, Federico 

63. Proietti, Renato 

64. Provinciali, Massimo 

65. Ravagnolo, Liliana 

66. Rebulla, Eduardo 

67. Romano, Daniele 

68. Romanelli, Giovanna 

69. Romero, Candelaria 

70. Rozera, Paolo 

71. Sacripanti, Sofia Caterina 

72. Sajeva, Antonietta 

73. Sambi, Mauro 

74. Santini, Elisabetta 

75. Sànzari Panza, Assunta 

76. Serdakovski, Barbara 

77. Sermonti, Margherita 

78. Spaccini, Jacqueline 

79. Stivali, Franco 

80. Stiviero, Alberto 

81. Tabet, Xavier 

82. Urbani, Gabriella 

83. Ventimiglia, Edoardo 

84. Vuoto, Domenico 

85. Zanata, Roberto

 

                                               decorazione porta stanza della regina                                                     
  Palazzo Reale Napoli 

©Jacqueline Spaccini

 Insomma, siamo diventati una comunità di 86 persone (me compreso), spesso divise dallo spazio, dalla lingua, dalla condizione professionale. Ma tutti uniti intorno a un progetto che si potrebbe riassumere con le parole immortali che padre Dante fa pronunciare al suo Ulisse nel canto XXVI dell'Inferno, allorché si rivolge ai suoi marinai prima di intraprendere il viaggio al di là delle Colonne di Ercole: 

 

Fatti non foste a viver come bruti,

ma per seguir virtute e canoscenza.

 

A essere sinceri, però, noi non pretendiamo di essere considerati così tanto. Ci accontenteremmo che ci fosse riconosciuto di aver dato vita a uno spazio comune di informazione e documentazione, là dove le culture umanistiche possono incontrarsi e coesistere con le diverse discipline artistiche e finanche scientifiche, in quanto appartenenti alla civiltà umana. Al tempo dei classici il concetto era espresso dall’otium, cioè il tempo associato alle attività intellettuali libere da esigenze pratiche – oggi preferiremmo dire: liberate dalla logica del profitto. 

 

Infine, un motivo di conforto e soddisfazione sta nella crescita progressiva dei lettori. 

Attualmente le stime del nostro uditorio indicano che abbiamo raggiunto e superato quota 200 in termini di lettori fissi. Analogamente abbiamo raggiunto e superato quota 570 di membri del gruppo Facebook, mentre su Instagram ci collochiamo intorno a quota 50. A essi vanno aggiunti i lettori occasionali che variano di volta in volta a seconda del tema affrontato e della notorietà dell’autore del pezzo. 

Naturalmente, chi scrive è consapevole che, nel gran mare del web, queste sono cifre incomparabilmente basse rispetto alla grandezza dei numeri di un qualsiasi influencer con le sue migliaia (se non con i suoi milioni) di foĺlower

Ma chi ha detto che le realtà piccole siano anche brutte e trascurabili? Non c’è bisogno di tirare in ballo le tamerici virgiliane o gli happy few dell’Enrico V di Shakespeare prima della battaglia di Azincourt, per attribuire dignità e importanza a imprese di dimensioni modeste (che saranno mai un migliaio di lettori nell’oceano di byte che viaggiano nella rete quotidianamente?). 

Il gran mare del web non è diverso dal mare vero e proprio dove viaggian su medie e lunghe distanze imbarcazioni differenti. Non si trovano solo le imponenti portaerei e le fregate militari, le navi da crociera e i lussuosi panfili. Tra le sue onde si trovano altresì imbarcazioni di stazza inferiori: pescherecci e cabinati, yacht e motoscafi, ecc. Vi prego di considerare TeclaXXI come un piccolo veliero che ha intrapreso il suo viaggio alla ricerca di terre ignote. 


                                                   decorazione porta stanza della regina                                                       
                                                              Palazzo Reale Napoli 

©Jacqueline Spaccini


Non mi nascondo che i tempi in cui ci troviamo sono agitati, minacciosi terribili. I dèmoni che credevamo aver sconfitto nel Novecento sono invece ritornati e hanno sedotto le masse non solo in Europa. Intanto, gli scenari di guerra dominano le cronache con notizie di massacri e stermini di interi popoli e, last but not least, il riscaldamento del pianeta sta per diventare irreversibile provocando conseguenze letali per la stessa specie umana. Proprio per questo c’è l’assoluta necessità di mantenere accesa la luce della cultura che allontani le tenebre dalla nostra vita e mantenga alta la nostra umanità. Siamo ben consapevoli che il nostro raggio di illuminazione è limitato. Tuttavia, ci piacerebbe pensare che un giorno si useranno per TeclaXXI le parole di Eugenio Montale nel suo Piccolo testamento: «Il tenue bagliore strofinato / laggiù non era quello di un fiammifero». 

Buona estate.  

Ci vediamo (ci leggiamo) a settembre.

À bientôt en septembre See you in September Nos vemos en septiembre Nos vemos em setembro Θα τα πούμε το Σεπτέμβριο Pasimatysime rugsėjį 

 


ALESSANDRO IOVINELLI



BIONOTA Alessandro Iovinelli, fondatore e direttore scientifico di TeclaXXI

Alessandro Iovinelli (Roma, 1957) ha conseguito la laurea in lettere (Roma, La Sapienza) e il dottorato di ricerca in “Culture et Societé en Italie du Moyen-Age au XXème siècle”, (Parigi, Sorbonne-Nouvelle).
È poeta, narratore, critico e regista teatrale.
Ha pubblicato libri di poesia, racconti, saggistica, nonché tre romanzi.


Commenti

  1. Grazie di avervi ritrovato.Imoafabile,illuminanti,complicati e chiarissimi.Semplici nella vostra grandezza.Buone vacanze.Federica Lorusso

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    1. I miei genitori mi hanno insegnato una cosa bellissima: iniziamo sempre dal piccolo ma, sta a noi, lavorare perché diventi grande!! Che poi cosa vuol dire piccolo? Un piccolo più un altro piccolo diventa "piccoli" e altri piccoli moltiplicati con altri piccoli diventano uno spazio dove tutto si amplia in qualcosa che contiene ... Un mondo di piacere, di sapere, di conoscere ... Grazie
      Gabriella Minarini 😘😘😘

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