GIUSEPPE MANFRIDI RISPONDE AL QUESTIONARIO DI MARCEL PROUST (AUTORITRATTI) ~ GIUSEPPE MANFRIDI - TECLAXXI

 

AUTORITRATTI


Giuseppe Manfridi

risponde al

Questionario di Marcel Proust

 



 

 

Ma vertu préférée - L’ironia (e dunque, soprattutto, l’autoironia)

 

2. Le principal trait de mon caractère – Il culto della solitudine.

 

3. La qualité que je préfère chez un homme – La riconoscenza silenziosa

 

4. La qualité que je préfère chez une femme – L’assenza di permalosità (un’utopia, lo so !)

 

5.Ce que j'apprécie le plus chez mes amis – La discrezione.

 

6.Mon principal défaut – La pigrizia. Può fare danni gravissimi.

 

7.Mon occupation préférée – Vedere le partite della mia squadra.

 

8.Mon rêve de bonheur – La salvaguardia dell’infanzia.

 

9.Quel serait mon plus grand malheur ? – La sofferenza dei miei figli

 

10.Ce que je voudrais être – Un eremita: per essere attento alle cose del mondo, ma il più possibile emancipato dai loro condizionamenti.

 

12.La couleur que je préfère – Il verde (e dunque, implicitamente, pure le sue componenti: il giallo e il blu)

 

13.La fleur que j'aime – L’orchidée. Per la sua forma barbara, e al contempo fragile.

 

14.L'oiseau que je préfère – Il Falco. Il Lupo dei cieli.

 

15.Mes auteurs favoris en prose – T. Mann, Joyce, Elias Canetti, Dostoïevski, London, Camus

 

16. Mes poètes préférés – Vladimir Holan, Eugenio Montale, Rimbaud

 

17.Mes héros dans la fiction – Prospero, Timone, Alcesti (di Molière)

 

18.Mes héroïnes favorites dans la fiction – Giulietta, Effie Briest, Antigone

 

19.Mes compositeurs préférés – Mozart, Puccini, Bach

 

20.Mes peintres favoris - El Greco, Burri, Caravaggio

 

21. Mes héros dans la vie réelle – I grandi solitari.

 

22.Mes héroïnes dans l'histoire – Le ribelli

 

23.Mes noms favoris – Lorenzo, Gabriele, Giulietta, Veronica. I primi perché quelli dei miei figli, i secondi perché quelli che avrei voluto dare a delle figlie.

 

23.Ce que je déteste par-dessus tout – Il tradimento. Più nell’amicizia che nell’amore

 

24. Les personnages historiques que je méprise le plus – Netanyahu, Trump, e i loro avi storici (dunque Hitler e Custer)

 

25.Le fait militaire que j'admire le plus – Le Termopili, rappresentative dell’eroismo come atto di speranza e non di martirio.

 

26.La réforme que j'estime le plus – L’abolizione della schiavitù.

 

27.Le don de la nature que je voudrais avoir – L’avvenenza. Risolve molte questioni all’istante.

 

28.Comment j'aimerais mourir – In un bosco, senza nessuno poi a occuparsi del mio corpo. Che ci pensino la vegetazione e le radici degli alberi!

 

29.Mon état d'esprit actuel – Appassionatamente distaccato. Come in un perenne stato di lettura. Dei libri e del mondo.

 

30.Les fautes qui m'inspirent le plus d'indulgence – Quelli commessi in una condizione di bisogno

 

31.Ma devise favorite – Il primo verso del Faust di Pessoa: «Tutto è simbolo e analogia»


GIUSEPPE MANFRIDI




BIONOTA Giuseppe Manfridi, (Roma nel 1956) è drammaturgo, romanziere e sceneggiatore. Dalla metà degli anni Ottanta il suo teatro è costantemente rappresentato in Italia e all’estero. Giacomo, il prepotente, nel novembre del ’98, ha debuttato al “Théâtre des Champs-Elysées” di Parigi, mentre Zozòs, nel 2000, è stato allestito al “Gate Theatre” di Londra, con la regia di Peter Hall, e ripreso al “Barbican” nel 2003. La partitellaGiacomo, il prepotente e L’osso d’oca sono state trasmesse da RAI DUE. Tra le sue sceneggiature, Ultrà (regia di Ricky Tognazzi, Orso d’argento al Festival di Berlino nel 1991). Nel 2006 l’editore Gremese ha pubblicato il romanzo Cronache dal paesaggio e più di recente La cuspide di ghiaccio. Entrambi i romanzi sono entrati nella selezione finale del Premio Strega. Nel 2016 La Lepre Editore ha pubblicato Anatomia della gaffe.


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