La lunga estate calda... di Berlino (ALLA SCOPERTA DI BERLINO) ~ di Carla Mazzarelli - TeclaXXI
ALLA
SCOPERTA DI BERLINO
Carla
Mazzarelli
La
lunga estate calda…di Berlino
A
Berlino d’estate si va al lago, perlomeno ci vanno i berlinesi per fuggire dalla
calura cittadina e, soprattutto, per accumulare più sole possibile. Solo un
“pieno” di sole e un bel carico di vitamina D potranno alleviare il grigio e
lungo inverno che incomberà sulle loro teste e nelle loro ossa. E se non li
trovi ai laghi, perché magari hanno a disposizione solo un’oretta tra un turno
di lavoro e un altro, i berlinesi si allungano al sole sulle rive cittadine del fiume Sprea
o di uno dei tanti canali che percorrono la città, si sdraiano, anche nudi, tanto nessuno si scandalizza, a un metro dall’acqua e si ricaricano. I bambini
razzolano intorno, piuttosto liberi rispetto alle ansie dei genitori italiani; non ci sono argini o parapetti: se vuoi, fai il bagno e se non vuoi, stai
attento a non cadere in acqua!
Ai laghi, tanti, alcuni piccoli e altri più vasti, ci si arriva in bici oppure con la metropolitana in massimo 30 minuti dal centro cittadino, i vagoni passano con un intervallo di 5/10 minuti e puoi caricarci la bici senza problemi; gli ascensori ci sono sempre…Una volta arrivati al lago, puoi fare bellissimi giri in bici, oppure optare per un bel giro in barca. In alternativa, ti fermi in una delle spiagge attrezzate (bagnini, ombrelloni, docce, bar e quant'altro), ti stendi sul lettino e fai il bagno (molti laghi sono balneabili). Il rapporto tra Berlino, i berlinesi e l'acqua è molto stretto, a esclusione dei tavoli dei ristoranti e dei pub dove però una bottiglietta d’acqua costa più di un bel boccale di birra fresca e infatti…mai bevuta acqua fuori casa!
Ci
sono molte agenzie che organizzano gite sui laghi: possono durare da un’ora
a un’intera giornata, a seconda di cosa si sceglie di visitare: giri diurni o
notturni, con o senza servizio di ristorazione. Molti giri prevedono la
possibilità di hop on/ hop off: consiglio di fare il giro di alcuni
isolotti, scendendo per esempio all’Isola dei Pavoni, dove ammirare da vicino le ruote
colorate di questi meravigliosi uccelli, oppure di fermarsi a mangiare
qualcosa in uno dei numerosi e simpatici biergarten, per poi risalire
sulla barca successiva. C’è un giro bellissimo, quello dei “7 laghi” che parte
dal Wannsee, un lago a sud-est della città, lungo le rive di un
paesaggio mozzafiato che lambisce la foresta Grunewald e arriva fino al
Glienicker Bruke, più conosciuto come Ponte delle Spie, perché durante la
Guerra Fredda, posizionato al confine tra Berlino Ovest e la Germania dell’Est,
era utilizzato per lo scambio delle spie. Questo giro, che può essere fatto nel
più totale relax, comodamente seduti sul battello, è anche indicato per persone
non più giovanissime oppure con difficoltà di deambulazione. Anni fa lo feci
per la prima volta con i miei genitori ultraottantenni e siamo stati benissimo.
Devo ammettere che Berlino è una città molto attenta nei confronti delle
persone portatrici di handicap; per esempio, ogni stazione della metropolitana è
dotata di ascensori, e i conducenti sia della metro che degli autobus si
fermano per facilitare e aiutare, attraverso apposite pedane, l’accesso ai
mezzi di trasporto. Questa realtà, che dovrebbe essere la norma, appare
“strana” a noi romani, ma per fortuna così non è a Berlino.
Chi volesse può allungarsi fino alla cittadina di Potsdam, sempre con la metropolitana, e fare un giro in questa interessante realtà. Visitare il Palazzo e il Parco Sanssouci (francesismo), un tempo residenza della famiglia reale prussiana, è un’esperienza unica per la magnificenza sia degli interni che dei giardini; certo, sotto il sole caldo è una passeggiata impegnativa e, se non ricordo male, sono interdette le bici. Da visitare è anche lo Schloss Cecilienhof dove, nel ’45, si tenne la Conferenza durante la quale i tre grandi, Churchill, Truman e Stalin decisero il futuro della Germania. Il Museo Barberini, inaugurato pochissimi anni fa e così chiamato perché costruito sul modello di Palazzo Barberini di Roma, merita una visita sia per la collezione permanente di quadri impressionisti, sia per il panorama che si gode dalle sue scalinate che si allungano languide sul canale. Ma se non siete in vena di cultura o ne siete già sazi, allora fate una bella passeggiata nel quartiere olandese con le caratteristiche case coi mattoni a vista di color rosso, appositamente costruito nel XVIII secolo per ospitare gli immigrati provenienti dai Paesi Bassi: è obbligatorio fermarsi in un localino e sorseggiare una Trappe Blond o una De Molen rigorosamente olandesi!
A ogni buon conto, che si vada al lago o lungo il fiume, l’acqua costituisce sempre una presenza
amichevole e un refrigerio per le sempre più calde estati berlinesi; sia nelle
ore diurne che la sera dopo il calar del sole, è rilassante sedersi davanti a uno
specchio d’acqua, mangiare in uno dei ristorantini lungo la Sprea, oppure
semplicemente guardarvi il riflesso delle stelle.
BIONOTA
Sono nata a Roma nel 1957.
Dopo essermi laureata in Lettere presso l'università La Sapienza, sono entrata in ruolo ed ho insegnato prevalentemente nei licei artistici. Venuta in contatto col mondo dell'arte, soprattutto romano, ho aperto negli anni ’90 una galleria d'arte nel quartiere di Trastevere dove ho esposto numerose mostre di pittori e scultori, emergenti e non. Una bella e molto impegnativa esperienza durata circa dieci anni.
Successivamente ho conseguito tre Master presso l'università Tor Vergata, importanti sia per la mia formazione personale che per la mia professione di docente.
Nel 2007 ho scoperto Berlino, diventata la mia seconda patria e dove trascorro alcuni mesi dell'anno.
Mi diverto con il teatro amatoriale “calcando le scene" da circa dieci anni.
A gennaio del 2024 ho autopubblicato su Amazon il mio primo romanzo intitolato Una via tranquilla e ora mi dedico alla stesura del secondo.
Bello e garbato, questo articolo oltre che istruttivo, lo trovo molto piacevole, come anche altri scritti sull'argomento dalla stessa autrice. Daniela Larcan
RispondiEliminaGrazie
EliminaBuona descrizione, dettagliata e scorrevole. Fa venire voglia di tornare presto a Berlino ! Maria Adelaide Terribili
RispondiEliminaGrazie Carla del bellissimo tour!
RispondiEliminaAspetto il secondo romanzo.💟 Evi
Brava! Civilissima Berlino. Peccato per il clima, altrimenti...quasi quasi...
RispondiEliminaLuigi de Cinque
EliminaBrava! Civilissima Berlino. Peccato per il clima altrimenti... quasi quasi... Luigi
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