Testimonianze di resurrezioni - II. Caronte (NARRATIVA) ~ di Ksenija Skliar - TeclaXXI
NARRATIVA
Testimonianze di resurrezioni
II. CARONTE
di Ksenija Skliar
Caronte by Gustave Doré
II. Caronte
Teodora la basilissa
nacque a Famagusta. Chissà che occhi insolenti aveva da giovane, figlia di un corsaro
del circo. Di basilissa aveva gli occhi enormi, cerchiati, ascetici. Chissà se da
basilissa era più tornata a Famagusta. Quanti altri vorrebbero rivedere
Famagusta, degli anni Settanta del Novecento? Troppe figure potrebbero invadere
ora gli spazi della memoria.
Oggi Caronte non
traghetta più nell’aldilà, è un tassista, a Cipro, lo so per certo. Tanti
caronti aspettano silenziosi davanti all’aeroporto di Larnaca. E possono
traghettare verso la chiesetta costruita dagli angeli, in mezzo al nulla, tra
le terre aride e tanti paesini dai nomi brevi e leggeri come Kiti, Fiti o
qualcosa del genere. La sosta sarà breve, già tra dieci minuti si prosegue
verso Limassol, la città russa, ricca e vorace.
In questi dieci minuti si
spalanca e si richiude un universo bizantino profumato di cera, polvere e
miele, uno scrigno angusto presieduto da volti stranamente familiari. Qui
soffia lo spirito privo di terrena certezza, perché il volto di Madre di Dio,
tondeggiante e infantile, è sormontato dalla timida scritta I AGIA MARIA, e la
Vergine stessa sembra indecisa su come proseguire: star ferma o compiere un
passo, a destra o a sinistra; i suoi stivaletti stranamente piccoli sono
sicuramente di seta, non sono di questo mondo, non calpestano la terra. La
vecchiaia della tarda antichità cede il passo all’infanzia dell’impero di
Giustiniano: egli si sentiva romano, si radeva la barba, parlava il latino, non
lo faceva mica per finta.
KSENIJA SKLIAR
BIONOTA Sono Xenia, nata nel 1979. Preferisco la grafia meno ridondante del mio nome, quella con la X. La mia vita è fatta di continui scambi e cambiamenti, complice il percorso di studi in linguistica e filologia, che assicurano la serenità dei cronotopi interiori che custodisco: gli ultimi, velocissimi, anni dell’URSS, i faticosi anni Novanta nella giovane e verde Prussia Orientale, e il secolo XXI, pervaso dal Trecento, a Siena. Allo stesso modo, scambi e cambiamenti, refusi e risemantizzazioni rendevano sempre vivi e vegeti bestiari, vite dei santi, romanzi cavallereschi e altre storie, sempre vere, del Medioevo.
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