ALLE PRIME LUCI DELL'ALBA di Ippolita Luzzo (poesia)

POESIA

 

Ippolita Luzzo

Alle prime luci dell’alba




 

Alle prime luci dell’alba nella Locride

altrettanto povera e disperata.

Povera di spirito e non preparata, una

comunità di indigeni guarda con

sospetto e sfiduciata questa gente,

pulviscolo umano numeroso e

bisognoso di tutto.

Le forze dell’ordine obbediscono agli

ordini e con i pochi mezzi a disposizione

impongono l’ordine e i primi soccorsi poi

questo pulviscolo sarà distribuito in

centri di accoglienza.

Sarà messo in quarantena, come

facevano con noi italiani in America,

probabilmente.

 

Io li incontro sulle strade che non

portano mai a niente con in mano

bottiglie e buste di plastica, li vedo

camminare e camminare, a camminare

sulla nostra statale 106 si arrischiano

solo loro che non sanno di camminare

sulla statale della morte.

Li incontro e ne sento una solitudine

fraterna, una desolazione di

sperdimento, un essersi perduti per

sempre, noi insieme a loro, in un

involucro insociale incredibilmente

sempre più stretto malgrado la sua inconsistenza.

 

Alle prime luci dell’alba

Un film con David Carradine, un

romanzo, 

le prime luci dell’alba

di un millennio medioevale oscuro

e terribilmente cruento per molti per tanti

le prime luci dell’alba per pochi ricchi,

molti ricchi sempre più egoisti,

rinchiusi nei loro fortini, nelle loro dacie,

nei loro privilegi

 

Le prime luci dell’alba

di un agire medioevale sul

medioevo futuro e tecnologico

che sono i nostri giorni

 

Ci basterà una preghiera?

Potremo noi arginare il mare

se non siamo nemmeno uno scoglio?

E come possiamo,

noi europei, italiani, calabresi, reggini, locresi

accogliere, aiutare e dare un’alba

a chi sbarca sulle nostre coste?

Una volta all’arrivo dei saraceni scappavamo sulle montagne

Ora anestetizzati da un falso benessere e da mezzi di persuasioni di massa siamo certi che saremo in grado di assicurare a noi e a loro un nuovo giorno da vivere 

Una fideistica speranza





IPPOLITA LUZZO

BIONOTA 

Ippolita Luzzo, laureata in filosofia con tesi su Max Stirner. Da giugno 2012 scrive sul blog “Il Regno della Litweb di Ippolita Luzzo” quasi un giornale di cui lei è editorialista, direttrice e cronista. 

Col suo blog indaga e legge ogni momento letterario ed artistico per lei autentico interpretando in modo originale il senso del testo. 

Il 6 ottobre 2018 vince il Premio Comisso #15righe dedicato alle migliori recensioni dei libri finalisti.

È nella giuria del Premio Malerba.

  

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