SERVIRE E PAGARE di Gabriella Urbani (narrativa)
Servire e pagare
di Gabriella Urbani
Silvia se ne sta con la
mascherina appiccicata alla parete della panetteria, ha il covid da due
settimane, il tampone casalingo dà il via libera, ma ha la coscienza sporca. C’è
poca gente, una ragazza prende un pezzo di pizza, Pedro cambia svelto il guanto
per servire il pane con quello per prendere i soldi e mette in cassa
due-euro-e-dieci.
A chi
tocca? chiede
C’è una coppia giovane con una
bambina con indosso un cappottino da cui spunta un lungo tutù nero. La mamma si
soffia continuamente il naso, al bancone dei dolci la bambina dà la mano al
papà e indica le crostatine. Ha fatto il saggio, ha fame, ma può prendere solo
la pizza rossa. Con la bocca alita sul vetro per fare con il ditino i cuoricini
di vapore.
Tocca a
me, quel pezzo di pizza lì, divisa in due, dice il padre.
Pedro rimette il guanto per
servire e taglia con la rotella i due pezzi che pesa, incarta e poggia sul
bancone.
Sono
cinque-euro-e-settanta
E cambia il guanto da servire con quello per prendere i
soldi.
Il padre prende con una mano i
due pezzi di pizza, la bambina si alza sulle punte e ne prende uno, la madre
sussurra che non ne vuole. Allora lui - senza dire nulla - alza il braccio e
con la pizza sempre in mano fa per colpirla in viso, ma poi la sfiora soltanto;
lei si sposta, si raddrizza, poi si gira per prendere il carrello della spesa.
Lui paga, la bambina mangiando
continua a disegnare cuoricini di vapore, la riprende per la mano dirigendosi
all’uscita.
Silvia aveva spalancato gli
occhi, ma la mascherina ha nascosto la bocca aperta per lo stupore. Cerca con
lo sguardo lo sguardo quello del padre prima, della madre poi ma non c’è
contatto mentre le passano davanti ed escono. Pedro rimette il guanto per
servire e dice a Silvia:
Ciao,
cosa ti do?
Hai
visto?
Cosa?
Ma è
successo veramente o stavo sognando? Quel tipo… ha alzato la mano, hai visto...?
Ma no,
non l’ha colpita!
Certo, non
l’ha colpita, ma… ti pare una cosa da fare?
Ma
quando uno è nervoso capita, non ti puoi fermare. E poi no, non l’ha colpita.
Davanti
alla ragazzina…
Capita
se uno è nervoso, non ti puoi trattenere. Che ti do?
Due panini
al latte.
Pedro prende il pane, lo imbusta, lo pesa. Poi cambia il
guanto per prendere i soldi. Silvia lo conosce da anni, sente di poterlo
guardare con uno stupore quasi teatrale.
Tranquilla,
non l’ha colpita, non l’ha colpita, quando uno è nervoso capita.
Silvia esce, non c’è più nessuno, Pedro ripone i due guanti,
per servire e per pagare.
Per alcune donne servire e pagare sono scritti in un unico
destino.
GABRIELLA URBANI
BIONOTA
Gabriella Urbani, classe 1964, vive e lavora a Roma. Si occupa di comunicazione e divulgazione in un organismo del movimento cooperativo. È sposata, ha un figlio, ha già pubblicato racconti.
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