CINQUE POESIE DA «ANNA SA» di Domenico Adriano (poesia)
POESIA
Domenico Adriano
Cinque poesie da “Anna sa”
Sul tuo corpo
poco fa così caldo
il corpo della poesia
grandi seni
per tanti figli,
già grande
tre braccia
per abbracciarti,
ora
così minuta
lacerata
piagata
io scrivo questi versi.
*
Ma
dove voleva andare
l’amico
Antonio
sfidando
il coprifuoco.
Tu
padre non soffrirne,
ora sai che non si va
in nessun dove. Né altri
riuscirono a fermarlo,
dodici passi
lo colpirono alla nuca.
La
pietà che non è
di
questo mondo, vi fu dato
di
scavare una fossa
là
dov’era caduto
ai
piedi della chiesa
del
santo Lorenzo, tra le sue braccia
una
bottiglia e i nomi.
*
Con due soldi tedeschi
quanti affari faceste
al mercato di San Giorgio
a Liri. Tagliando a piedi
la costa dei monti,
c’era con te Amalia
a metà strada ci siamo fidanzati
vi regalaste un guardaroba
di mutande calze camicie
gonne straripanti di pieghe.
*
«Gli alberi sono sempre
giganteschi?»
chiede dalla sua altezza
la mia bambina. Le altalene
lo scivolo il nostro gioco
infinito
a nascondino… Ma il ciliegio
del giardino è così piccolo
che dobbiamo fingerci
invisibili
per non essere scoperti dagli
altri
bambini. Che bosco
folto sa fare un albero
giovane dentro una poesia.
*
Oggi non è venuta da me
poesia,
la parola pulita
rimane nell’anima
stretta a un campo di neve.
[Le poesie sono tratte da Anna sa, Roma,
Edizioni Il Labirinto, 2023]
Domenico Adriano (photo by Dino Ignani)
Domenico Adriano è nato a Coreno Ausonio nel 1948. I suoi titoli: La polvere e il miele, Bella e Bosco,
Bambina mattina (in inglese e francese, per la cura di Barbara Carle e Michel Sirvent; in spagnolo nella versione di Emilio Coco), Papaveri perversi, Dove Goethe seminò violette, Anna sa.
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