DIARIO DI BORDO: BRASILE di Mia Lecomte (reportage)

 Reportage dall'Estero: BRASILE

Mia Lecomte - Carrousel de Salvador de Bahia 

Questa lunga carrellata di foto è l’unico modo che ho finora trovato per raccontare il mio recente, lungo soggiorno in Brasile. 

Dal nord al sud del Paese, immersa nella natura violenta, nella musica con cui sono cresciuta, che è tanto parte di me, nella danza, nelle parole amate, in quella esuberanza di vita tanto intrisa di malinconia, di morte, in cui mi ritrovo, mi riconosco da sempre. 

I cliché del Brasile sono i miei cliché, ci sguazzo come ogni brutto anatroccolo che si rispetti all’incontro dei presunti suoi simili. 

Per accompagnare le foto, ho scelto una scheggia del Preludio e fuga n.12 di J. S. Bach, nell’interpretazione di Brad Mehldau, su cui ho inserito l’elenco dei morti (qui in loop, ma comunque incredibilmente lungo!) registrato durante la messa in una chiesa della cittadina di Assis, nello stato di São Paulo.

Tutto il resto è un’infantile, irragionevole nostalgia.

                                                                                    M.L.

 



Video/foto di Mia Lecomte. Colonna sonora: musica di Bach, suonata dal jazzista Brad Mehldau con in sottofondo la registrazione fatta in chiesa, da Mia Lecomte, della usuale menzione dei morti (in loop).  

MIA LECOMTE 

BIONOTA  

Mia Lecomte (Milano, 1966) è una poetessa e scrittrice di nazionalità francese e di lingua italiana che risiede in Svizzera. Tra le sue pubblicazioni più recenti si ricordano: le sillogi poetiche Al museo delle relazioni interrotte (2016) e Lettere da dove (2022); la raccolta di racconti Cronache da un’impossibilità (2015); e il libro per bambini Gli spaesati/Les dépaysés (2019). Le sue poesie sono state tradotte in diverse lingue e pubblicate all’estero e in Italia in numerose riviste e antologie; e nelle raccolte For the Maintenance of Landscape (2012), Là où tu as ton corps (2020. Prix Vénus Khoury Ghata 2021), Home is what is left (2022, con fotografie dell’autrice). Traduttrice dal francese, svolge attività critica ed editoriale nell’ambito della letteratura transnazionale italofona, a cui ha dedicato alcune antologie e il saggio Di un poetico altrove. Poesia transnazionale italofona (1960-2016) (2018). È redattrice del semestrale di poesia comparata «Semicerchio», del periodico letterario online «The Antonym», de «La Traductière», rivista del festival anglo-francese di poesia, e collabora all’edizione italiana de «Le Monde Diplomatique». Nel 2017, con altri studiosi e scrittori attivi tra Francia e Italia, ha fondato a Parigi l’agenzia letteraria transnazionale Linguafranca (www.linguafrancaonline.org), che cura l’omonimo blog di traduzione poetica per «Il Fatto Quotidiano». È ideatrice e membro della Compagnia delle poete (http://www.compagniadellapoete.com/), ensemble poetico-teatrale internazionale. 


Commenti

  1. Reportage splendido!
    E. Santini

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Mia per questo reportage sono-visivo dove l'esplosione della bellezza del Brasile è messa ancora più in evidenza dalla dolce, ritmica, musica di Bach!! A me il Brasile ha dato emozioni contrastanti che ancora, dopo vario tempo, non sono riuscita a decifrare !! la cosa che ricordo con molto amore sono le piccole onde del mare in una spiaggetta vicino a Recife e delle donne con abiti candidi che portavano sulla testa cesti pieni di grano con dolci variopinti ... sembravano regine !!
      Gabriella Minarini

      Elimina

Posta un commento

È gradita la firma in calce al commento. Grazie.