Conferenza di Yalta 4-11 febbraio 1945 (Filatelia tematica) ~ di Luciano Calenda - TeclaXXI

FILATELIA TEMATICA 


Conferenza di Yalta

4  -  11 febbraio 1945

di Luciano Calenda

 



Questa è una delle tantissime fotografie scattate durante la storica Conferenza di Yalta tra i rappresentati dei tre paesi alleati ed oramai sicuri vincitori della Germania di Hitler, anche se il conflitto era ancora in corso: Winston Churchill, Franklin Delano Roosevelt e Iosif Stalin.

Le immagini, molto simili tra di loro, sono servite 10 anni fa per le tante emissioni filateliche che hanno ricordato i 70 anni dell’evento, come quelle di Malta e di St.Vincent, e certamente saranno riutilizzate da altri paesi per commemorare anche il nuovo anniversario che cade quest’anno.


Sono passati 80 anni da quelle date e non è questa la sede per descrivere in modo particolareggiato cosa fu deciso (e poi specificato ed attuato in ulteriori incontri internazionali) ma in linea di massima gli occidentali accettarono le richieste di Stalin di porre sotto l’influenza sovietica i paesi baltici e tutta l’Europa centro orientale lungo la linea Oder-Neisse e, cosa più sconvolgente di tutte, di dividere in due la sconfitta Germania: la parte orientale divenne la DDR (Repubblica Democratica Tedesca) sotto il diretto controllo dell’Unione Sovietica e quella occidentale (Repubblica Federale Tedesca) divenne uno stato indipendente. Ancora più straziante fu il destino di Berlino che venne divisa in quattro settori, uno per ciascuno dei tre paesi occupanti/garanti cui si aggiunse la Francia: la parte Orientale di Berlino divenne capitale della DDR mentre la capitale della Germania Federale fu spostata a Bonn. 

Questo assetto rimase in piedi anche a dispetto di crisi contingenti come il blocco di Berlino operato da parte dell'Unione Sovietica che vietò tutti gli accessi stradali e ferroviari alla città dal 24 giugno 1948 fino all’11 maggio del 1949, e superato dagli alleati con un ponte aereo.

Tutto cambiò il 9 ottobre del 1989 quando la notizia (mai confermata ufficialmente) dell'imminente concessione di permessi di viaggio all'Ovest per i berlinesi della zona orientale fu interpretata come un via libera all'attraversamento della frontiera per cui tutti si precipitarono in massa a picconare l’odiato muro riunificando, di fatto, le due Germanie postbelliche.

In realtà già mesi prima vi erano state alcune aperture sull’espatrio di cittadini tra Ungheria ed Austria e migliaia di persone premevano le varie ambasciate per ottenere i visti creando manifestazioni che dilagarono in tutta la DDR; le autorità il 3 ottobre 1989 chiusero i confini verso la Cecoslovacchia e dalla Bulgaria e Romania ma ...fu tutto inutile. 

Infatti da tempo un febbrile movimento diplomatico tra i capi delle due superpotenze, Gorbaciov in Russia (in un francobollo di San Marino con Bush) e Clinton negli Stati uniti (in un francobollo del Kosovo) era indirizzato a favorire la spinta popolare. La politica aperturistica di Gorbaciov ebbe la meglio anche contro la volontà del potente capo della DDR Erich Honecker (ritratto con Breznev in un francobollo della DDR) che, malato, fu costretto a dimettersi dando via libera in pratica all’unificazione della Germania ed alla fine della guerra fredda. 

Anche la Filatelia in quegli anni risentì della crisi politica: i due stati principali, Germania Federale e Germania Democratica, emisero propri francobolli. Ma addirittura anche l’enclave di Berlino ebbe un regime particolare: il settore occidentale emise francobolli specifici per Berlino mentre nel settore orientale si usavano normalmente i francobolli della DDR. Questa situazione cessò con la caduta del muro ma non simultaneamente perché le due amministrazioni postali emisero propri francobolli fino a metà del 1990; per Berlino Ovest l’ultimo fu del 27 settembre per ricordare il pedagogo Adolfo Diesterweg e per la DDR vi fu un valore per l’Anno dell’Alfabetizzazione emesso il 24 luglio del 1990 (come si vede bene dal timbro 1° giorno di uso) ben oltre la data della riunificazione. Tutti i francobolli successivi persero le dizioni “Berlino” e “DDR” e riportarono dapprima la scritta Deutsche Bundepost e poi solo Deutschland. 

  

Ma la Filatelia servì alla DDR anche per procurarsi valuta pregiata: quasi tutte le  serie emesse non venivano prodotte per gli utenti del servizio postale  ma venivano vendute direttamente ai compratori esteri ed ai filatelisti. Il sistema prevedeva che uno dei francobolli della serie era volutamente prodotto in un numero limitato di copie (si chiamava Sperrwert, cioè valore chiave) per aumentare artificialmente il valore del francobollo e dell’intera serie. Il primo Sperrwert è stato il 5 pfennig della serie per Friedrich Schiller dell’aprile 1955 nonostante abbia il più basso valore facciale. Un altro esemplare di Sperrwert fu il 15 pfennig della serie per l’astronauta Titov (oggi vale 11 euro contro i pochi centesimi degli altri!). 


Questa pratica è durata fin quasi al 1985 con buona pace per chi ha collezionato francobolli della Germania Orientale in quegli anni! 


 

 LUCIANO CALENDA**

BIONOTA Luciano Calenda vive a Roma ed è collezionista di francobolli fin da giovanissimo prima in modo tradizionale e poi dedicandosi quasi esclusivamente alla Filatelia Tematica Sportiva, in particolare alla Pallacanestro (come ex giocatore di livello regionale). È stato Consigliere e Presidente del CIFT per circa 30 anni, autore di innumerevoli articoli sulla Filatelia Tematica e cura tuttora una rubrica tematica sull’Archeologia pubblicata dal mensile Archeo.  

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**Il curatore di questa rubrica è Luciano Calenda, Presidente Onorario del CIFT,

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