Donne nello spazio (parte II) (ASTRONAUTICA) ~ di Liliana Ravagnolo - TECLAXXI
ASTRONAUTICA
Liliana Ravagnolo
Donne nello spazio
Parte Seconda
Photo by Mikhail Nilov - Free domain CC0
Riprendiamo il nostro racconto relativo ai profili più significativi di donne spaziali restando negli Stati Uniti con Shannon Lucid, che è stata selezionata nel corpo astronauti NASA nel 1978. Delle sei donne appartenenti a questo gruppo delle prime donne astronauta, Lucid è l'unica ad avere già un figlio al momento della selezione. Il primo volo nello spazio di Lucid è stato nel giugno del 1985 sullo Space Shuttle Discovery (1). Volò poi anche nel 1989 (2), nel 1991 (3) e nel 1993 (4).
Shannon Lucid è conosciuta soprattutto per il suo quinto volo, quando trascorse 188 giorni nello spazio, dal 22 marzo al 26 settembre del 1996, di cui 179 giorni a bordo della MIR, la stazione spaziale russa. Durante la missione si occupò di numerosi esperimenti scientifici e fisici. Fu per molto tempo l’astronauta americana a detenere il record di permanenza nello spazio (223 giorni in orbita), visto che compì ben 5 voli. Con la sua lunga permanenza stabilì il record di permanenza continuativa nello spazio per un astronauta non russo e per una donna, record superato per la prima volta da Sunita Williams sulla International Space Station nel 2007.
Dal 2002 al 2003, Lucid ha lavorato alla NASA come capo degli scienziati e dal 2005 come CAPCOM per molte missioni dello Space Shuttle. Il CAPCOM è la postazione del Flight Control Team di Houston incaricata di gestire le comunicazioni con gli astronauti.
Nello stesso periodo un’altra donna americana si affermava con una carriera “stellare”: Eileen Collins. Il sogno di volare nello spazio di Eileen Collins comincia a realizzarsi nel 1990: nel febbraio di quell’anno viene selezionata dalla NASA e l’anno successivo diventa astronauta. Dopo alcuni incarichi a terra, nel 1995 è la prima donna pilota di una navetta spaziale e in dieci anni partecipa a quattro missioni.
Il primo volo, nel febbraio 1995, la vede al posto di pilotaggio della Discovery per la prima missione di avvicinamento alla stazione spaziale russa MIR e per qualche altra operazione, tra cui una relativa ad un satellite astronomico. Nel maggio 1997 partecipa alla seconda missione, a bordo dell’Atlantis, per una nuova operazione con la MIR, sulla quale questa volta compie anche la manovra di aggancio. Due anni dopo, nel luglio 1999, per lei c’è la promozione da pilota a comandante: è il primo volo ad essere comandato da una donna.
Ma nel febbraio 2003 si verifica la tragedia della Columbia, che esplode al rientro nell’atmosfera e provoca la morte delle 7 persone a bordo. I voli vengono sospesi per un periodo di oltre due anni. La ripresa avviene nel luglio del 2005 con il cosiddetto “Return to Flight” (5) e per il posto di comandante, la scelta della NASA ricade proprio su Eileen. La missione ha come destinazione la Stazione Internazionale, ma è dedicata in gran parte alla verifica di una serie di modifiche introdotte per evitare il ripetersi di ulteriori incidenti. È prevista l’osservazione della intera superficie dello shuttle da parte degli occupanti della Stazione Internazionale, per rilevare e fotografare eventuali anomalie. Per fare questo, allo shuttle viene richiesta una manovra che lo porta a fare una rotazione completa su sé stesso, la «Rendez-vous pitch manouver», ruotando cioè all’indietro fino a ritrovarsi nella posizione di partenza. Questa complessa operazione, mai effettuata prima, deve essere fatta ad una piccola distanza dalla Stazione Internazionale, meno di duecento metri. Eileen è così ricordata anche per averla eseguita per prima. Nel maggio del 2006, il colonnello Eileen Collins conclude la sua carriera di astronauta. Con gli Shuttle ha trascorso complessivamente 872 ore nello spazio.
Dopo di lei altre 3 donne americane si distinguono per la loro carriera spaziale:
Pamela Melroy è stata la seconda donna a comandare lo Shuttle, ma il suo nome resta legato allo storico incontro avvenuto durante la missione dell’ottobre 2007 (6) con Peggy Whitson che nello stesso periodo era stata nominata primo comandante donna della ISS; quindi, per la prima volta si incontrarono nello spazio due comandanti donne. Melroy è stata selezionata come astronauta della NASA nel 1994 ed è stata addestrata come pilota dello Shuttle. Ha partecipato a tre missioni Shuttle: nel 2000 (7), nel 2002 (8), oltre ad essere assegnata come comandante della missione che è stata lanciata il 23 ottobre 2007 ed è rientrata il 7 novembre nella quale ha partecipato anche Paolo Nespoli (6). Attualmente si è ritirata dal servizio attivo.
Figura 1 - Peggy Whitson e Pamela Melroy
Peggy Whitson è stata selezionata come astronauta nell’agosto 1996. Ha fatto parte dell’equipaggio Expedition 5 della Stazione Spaziale Internazionale. È partita il 5 giugno 2002 ed è rientrata il 7 dicembre dopo aver trascorso 184 giorni, 22 ore e 14 minuti nello spazio. Successivamente ha preso parte in qualità di comandante all'Expedition 16, il cui lancio è avvenuto il 10 ottobre 2007 ed è rientrata il 19 aprile 2008. È stata la prima donna comandante della Stazione Spaziale Internazionale.
Da ottobre 2009 a luglio 2012 assunse l'incarico di Capo dell'Ufficio Astronauti, durante il quale fu responsabile degli addestramenti degli equipaggi in preparazione per le missioni spaziali e a supporto degli equipaggi in orbita (ISS e Shuttle); fu la prima donna Capo non militare dell'Ufficio Astronauti. È stata anche responsabile del gruppo che lavorava all'interfaccia dell'equipaggio per i futuri lanci di veicoli spaziali commerciali. Il 15 giugno 2018 Whitson lasciò la NASA dopo 22 anni di servizio all'Agenzia. Dopo essersi ritirata dalla NASA ha iniziato a lavorare per Axiom Space come Direttore del volo spaziale umano e astronauta. Per la missione Axiom Mission 1 svolse il ruolo di comandante di riserva mentre per la missione turistica Axiom Mission 2 ha svolto il ruolo di comandante.
Sunita Williams È un’astronauta americana di origine indiana che ha totalizzato una serie di record sulla ISS. Ha totalizzato 62 ore in nove «passeggiate spaziali» eclissando ogni precedente primato femminile, infatti attualmente è al 4^ posto mondiale come esperta di EVA (Extra-Vehicular Activity). Divenne la prima donna astronauta a correre la Maratona di Boston in orbita in 4 ore e 24 minuti. È stata la seconda donna comandante della Stazione Spaziale Internazionale, dopo Peggy Whitson.
Il 5 giugno 2024 è tornata nello spazio con Barry Wilmore per la missione Boeing “Crewed Flight Test” della navicella CST-100 Starliner. La missione doveva durare una settimana ma i due astronauti sono rimasti bloccati sulla Stazione spaziale a causa di vari problemi tecnici alla navicella. Prima dell'aggancio all'Iss, cinque dei 28 propulsori della capsula non hanno funzionato. Boeing ha dichiarato che la sua tecnologia era in grado di garantire il rientro sicuro degli astronauti, suscitando però i dubbi della Nasa. L'agenzia spaziale statunitense ha concluso che il rischio era troppo elevato e ha affidato il compito di garantire il loro rientro a SpaceX. La Starliner è stata fatta rientrare, vuota, all'inizio di settembre. A fine settembre è stata lanciata la navicella Dragon con a bordo l'americano Nick Hague e il cosmonauta russo Alexandr Gorbunov. Di solito la Dragon trasporta quattro astronauti, ma erano stati lasciati due posti liberi. Nel frattempo, sono state lanciate altre due missioni con equipaggiamenti e generi alimentari in soccorso di Williams e Wilmore. Dalla Nasa, in particolare, hanno fatto sapere che gli astronauti a bordo hanno cibo, acqua e ossigeno sufficienti per i prossimi mesi e che non corrono alcun rischio. E così il loro rientro, previsto per la settimana successiva alla loro partenza, è stato posticipato di volta in volta. Oggi sono trascorsi più di sei mesi dal loro arrivo in orbita. La prossima Dragon, che sarebbe dovuta partire a febbraio, partirà più tardi, a fine marzo. E dovrebbe, problemi tecnici permettendo, riportare indietro Williams, Wilmore, Hague e Gorbunov.
Figura 2 - Sunita Williams e Barry Wilmore
Ma torniamo ora in Russia… cosa è successo nel frattempo? Quante altre cosmonaute russe hanno volato nello spazio? Ben poche in realtà, anche se i numeri stanno aumentando in questi ultimi anni. Dopo Yelena Kondakova, che fu la terza cosmonauta a viaggiare nello spazio alla fine degli anni 90, dobbiamo attendere fino al 2014 per vedere un’altra russa a bordo della ISS. Si tratta di Yelena Olegovna Serova, che venne selezionata ben dieci anni dopo il volo di Yelena Kondakova, nel 2007. Prima della selezione presso il corpo dei cosmonauti Yelena Serova aveva lavorato come ingegnere presso il grande complesso spaziale di Energia. Nell’ottobre del 2006 venne assegnata come candidata al corpo cosmonauti di Energia. Nel febbraio 2007 iniziò il basic training della durata di due anni e venne certificata come cosmonauta nel giugno del 2009. È sposata con Mark Serov, ex cosmonauta selezionato ne 2003 ma ritiratosi dal servizio attivo senza aver mai volato per ragioni mediche. Yelena è stata assegnata all’equipaggio dell’Expedition 42 e ha volato sulla Stazione Spaziale nel settembre del 2014. Yelena è stata la quarta cosmonauta russa e la prima ad effettuare una missione di sei mesi sulla ISS, dove ha lavorato con Samantha Cristoforetti, prima astronauta italiana.
Annotazioni:
₁ Programma Space Shuttle, missione STS-51-G
2 Programma Space Shuttle, missione STS-34
3 Programma Space Shuttle, missione STS-43
4 Programma Space Shuttle missione STS-58
5 Programma Space Shuttle, missione STS-114
6 Programma Space Shuttle missione STS-120
7 Programma Space Shuttle missione STS-92
8 Programma Space Shuttle missione STS-112
LILIANA RAVAGNOLO
Dal 1998 ha intrapreso la carriera di istruttore tecnico per gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale
Ha poi ricoperto in ALTEC il ruolo di responsabile delle Operazioni di Missione e del Training ed è stata responsabile della definizione, sviluppo e certificazione del training per gli operatori di terra del Rover Operations Control Center (ROCC) la centrale operativa che da ALTEC seguirà la missione ExoMars 2028.
Si è occupata a lungo di eventi di Education ed Outreach. Dal gennaio 2025 ha smesso l’attività lavorativa e si dedica a diffondere la cultura spaziale presso le scuole e le organizzazioni che richiedono la sua presenza.
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