Shoegaze - sfocature dell'essere ~ di Federico Preziosi (POESIA) - TeclaXXI

 

POESIA

Selfie deliberatamente sfocato (da un'immagine di Alexander Krivitskiy ~ photo CCZero)

 

Federico Preziosi


Shoegaze - sfocature dell’essere


In dissolvenza

 

Affondi la memoria nel falasco

non lontano dal centro dell'incontro.

La natura si apparta spesso al suolo,

è come il ciclo mortale del sonno

le mani sporche le labbra asciutte 

nel desiderio spinto di raccogliersi,

un ignoto piacere del non vivere

per ingannare il male che si dice.

 

 

Sopravviversi

 

Degli oggetti conosci l'affanno

che irride il fiato mozzo del passato

si ritagliano pezzi di te stesso

i tempi morti, vivono così. 

 

 

A mai selfie

 

Queste sembianze erodono l'intera

devozione in se stessi e si condensano 

nel pasto crudo della lingua altrui.

L'immagine aggressiva ed annoiata,

schierata in bella posa, disattende 

il campo degli sguardi, infatti ami

un rinnovarsi poi chiamato mai.

 

 

A capo

 

È come quell'a capo che non sa

ricominciare più come sapeva

eppure è un tempo incerto a raccontare 

che dividersi non è separarsi.

È solo un grande passo verso l'altro

il tuo ultimo, ma il mio non so quale.

 

 

Ripudio

 

Non appena s'apparta l'oscuro

si proietta una luce nell'altro,

la visione incompleta del campo

deprivata dei fiori di marzo.

 

Dopo spoglia l'amore l'affanno,

a parole nel vento risoffia

sull'autunno caduto in un lampo,

nello squarcio di terra tra fosse

e il ripudio silente di rocce.



FEDERICO PREZIOSI 

BIONOTA

Federico Preziosi è nato ad Atripalda (AV) nel 1984, ma vive stabilmente a Budapest per lavoro. Si dedica alla divulgazione poetica per la comunità poetica Versipelle, scrive per exlibris20, Readaction Magazine e Emme 24. Tra le sillogi poetiche pubblicate si ricordano Variazione Madre (Controluna - Lepisma floema, 2019) e Messa a dimora (Controluna - Lepisma floema, 2023), attualmente lavora alla pubblicazione di una nuova opera dal titolo L’uomo qui assente. Alcune delle sue poesie sono state tradotte in romeno e ungherese, condivide la propria attività poetica e divulgativa sul canale Telegram https://t.me/federicopreziosi

 



 

 


 


Commenti

  1. Poesie piene di immagini suggestive e di contrasti tra luce e oscurità, amore e separazione, vita e morte. L'immagine dell'"a capo che non sa ricominciare" è potente: evoca l'idea di un ciclo interrotto, di un ritorno che non è possibile. Nonostante ciò, la separazione è descritta come un "grande passo verso l'altro", suggerendo che, anche nel distacco, c'è la possibilità di crescita o di un nuovo incontro, un tema che unisce perdita e speranza.
    Manuela Di Dalmazi

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