I francobolli raccontano gli anniversari della TV (FILATELIA TEMATICA) ~ di LUCIANO CALENDA - TECLA XXI

FILATELIA TEMATICA

GLI ANNIVERSARI DELLA TV NEI FRANCOBOLLI

di Luciano Calenda

 

Questo 2024 è stato un anno emblematico per la nostra emittente di Stato, la Radiotelevisione Italiana, perché in esso sono caduti due anniversari molto importanti per la sua storia e la sua operatività e ben hanno fatto le nostre Autorità Postali a celebrarli entrambi con due francobolli emessi lo scorso ottobre.


Innanzitutto, il Centenario della fondazione che risale all’ottobre del 1924 e poi il 70° anniversario della prima trasmissione televisiva mandata in onda nel gennaio del 1954; il doppio evento merita queste poche note storiche commentate con documentazione filatelica dato il particolare rilievo che la Radio prima e la TV dopo hanno avuto sulla vita di tutti noi.







La Radio nasce il 6 ottobre 1924 con la denominazione di Unione Radiofonica Italiana (U.R.I.); ma le vere prime trasmissioni radiofoniche errano avvenute già prima da parte di Radio Araldo e dalla Società Radiofono. Non esistono testimonianze postali dell’U.R.I. ma solo documentali come questa cartolina ‘aziendale’ risalente al 1926.*

Dopo solo 3 anni la U.R.I. fu sostituita dal nuovo Ente Italiano Audizioni Radiofoniche (E.I.A.R.)* e questo resiste fino al dopoguerra quando, nel 1944, diventa Radio Audizioni Italia (R.A.I.).*


Infine, il 1954. Con la prima trasmissione televisiva italiana la RAI diventa Rai-Radio Televisione Italiana e quest’ultima tappa viene salutata con l’emissione di due francobolli che creano però un certo imbarazzo a livello politico internazionale dando vita ad un vero e proprio caso di postal war da parte della Iugoslavia di Tito.

Era ancora in piedi la divisone di Trieste in due zone: A, sotto controllo anglo-americano, e B sotto il controllo di Belgrado. Inoltre, l’assegnazione alla Iugoslavia dei territori istriani era avvenuta di fatto ma non ancora ufficialmente sancita a livello internazionale (avverrà solo con il trattato di Osimo del 1975) quindi le rivendicazioni italiane sull’Istria erano formalmente ancora esistenti. In questo clima apparvero i due francobolli che crearono il caso perché il bozzetto prescelto mostrava il confine orientale dell’Italia inclusa la penisola Istriana! Il disegno è molto più evidente nel ‘bozzetto’ custodito nel Museo Postale italiano e si parlò di un errore da parte del disegnatore Lazzaro Lazzarini ma, riflettendoci, non fu proprio così...

Infatti, anche tutti gli altri bozzetti non approvati, come questo di L. Gasbarra, mostrano la stessa silhouette dell’Italia per cui si deve pensare che ai vari disegnatori era stata data dagli Uffici dell’allora Ministero Poste e Telecomunicazioni la stessa documentazione e le stesse indicazioni per la realizzazione dei loro bozzetti. Quindi la logica deduzione è che si trattò di un preciso disegno politico a causa dell’ancora persistente contenzioso su Trieste e sul futuro della zona B.

Le proteste ufficiali iugoslave non ebbero alcun seguito per cui i francobolli vennero emessi con l’Istria ed allora Belgrado notificò che non avrebbe accettato corrispondenza affrancata con quei francobolli dando vita ad una vera e propria guerra postale. In realtà finora non si è mai visto alcun oggetto postale affrancato con quei francobolli che sia stato rimandato in Italia o censurato per cui è anche possibile che la scarsa corrispondenza di quel tipo inviata in Iugoslavia sia stata distrutta salvo ...un’unica busta però partita da Trieste il 30 giugno del 1954 ed arrivata a Belgrado il 2 luglio forse perché il francobollo non era italiano! Infatti, nella zona A di Trieste i francobolli italiani venivano sovrastampati con la sigla AMG-FTT (Allied Military Government – Free Territory of Trieste) e l’addetto postale di Belgrado appose il timbro di arrivo sulla busta e la inoltrò per la consegna pensando, forse, che il provvedimento di blocco delle autorità jugoslave riguardava l’Italia ma non Trieste. Questo è l’unico documento postale noto affrancato con uno dei francobolli contestati che sia stato regolarmente inoltrato a Belgrado come provato dal timbro di arrivo sul retro*.



Ci sono state molte altre
emissioni per alcuni momenti salienti nella vita della Rai-TV: nel 1954 nasce anche l’Eurovisione, il cui logo è ricordato da un francobollo spagnolo sagomato del 2016, e nel 2004 si celebrarono i 50 anni delle prime trasmissioni televisive con 2 valori. 




Ecco, poi, alcuni dei tanti personaggi dello spettacolo di intrattenimento sul piccolo schermo ritratti su francobolli: Macario, Mike Bongiorno con il suo Lascia o raddoppia degli anni 60, Raffaella Carrà, Vittorio Gassman.

     

Chiudiamo con i 60° della prima trasmissione del famoso Carosello

(1957) che segnava l’ora della nanna per i più piccoli.


* Collezione di Paolo Morandotti, uno dei massimi collezionisti ed esperti del tema Radio-TV

LUCIANO CALENDA**

BIONOTA Luciano Calenda vive a Roma ed è collezionista di francobolli fin da giovanissimo prima in modo tradizionale e poi dedicandosi quasi esclusivamente alla Filatelia Tematica Sportiva, in particolare alla Pallacanestro (come ex giocatore di livello regionale). È stato Consigliere e Presidente del CIFT per circa 30 anni, autore di innumerevoli articoli sulla Filatelia Tematica e cura tuttora una rubrica tematica sull’Archeologia pubblicata dal mensile Archeo.

 

LA FILATELIA TEMATICA RACCONTA IL MONDO

Spunti di Filatelia Tematica a cura del CIFT

(Centro Italiano di Filatelia Tematica).

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**Il curatore di questa rubrica è Luciano Calenda, Presidente Onorario del CIFT,

 contattabile per qualsiasi informazione sulla Filatelia Tematica ai seguenti indirizzi di posta

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