Un caratterista borderline: Giuseppe Benvenuti, detto Peppe er Pasticca (CINEMA D'ANTAN) ~ di Mario Masala - TeclaXXI

 

CINEMA D’ANTAN

 

Mario Masala

 

Un caratterista borderline:

Giuseppe Benvenuti, detto Peppe er Pasticca

                                              

 

Da tanto tempo cercavo di risalire all'identità di questo caratterista, che ben si vede in “Fantozzi in paradiso”, dove interpreta il battitore dell'asta degli organi di Fantozzi.

           Giuseppe Benvenuti alias Peppe, alias Er Pasticca [Screenshot di Mario Masala]

     Oltre a "Fantozzi in paradiso" compare anche in “Fantozzi alla riscossa”, “Le comiche” e “Le comiche 2”, sempre con lo stesso piccolo ruolo (viene infilzato nel didietro e comincia a urlare "Mamma mia che doloreee!").

 

Col tempo ho verificato che la mia curiosità era ampiamente condivisa: questo caratterista ha una pagina Facebook dedicata, i video su YouTube con le sue scene sono ricchi di commenti e in generale, in vari gruppi Facebook che si occupano di cinema e attori italiani, spesso vengono postate domande relative alla sua identità.

 

Leggendo le varie discussioni, messaggi, risposte, la "pista" più concreta (soprattutto perché a fornirla erano persone che avevano frequentato Cinecittà) lo voleva conosciuto negli ambienti delle comparse cinematografiche come "Peppe" (secondo alcuni) o "Er Pasticca" (secondo altri).

 

Cercando su Google è saltato fuori un "Peppe er Pasticca" nella recensione del libro “La scala d'oro” di Alessandro Iovinelli. Ho comprato il libro, ma purtroppo non ho trovato nessun dettaglio, se non che questo personaggio era molto conosciuto nella zona del teatro "Ambra Jovinelli".

Ho contattato quindi Alessandro Iovinelli su Facebook, che mi ha risposto con estrema cortesia. Purtroppo, il nome esatto non lo sapeva, giacché ricordava solo il soprannome con il quale era noto nell’ambiente dello storico cinema-teatro di via Guglielmo Pepe, però mi ha raccontato un paio di aneddoti che mi sono stati molto utili.

 

In pratica, unendo le varie informazioni che avevo raccolto, ho pensato che fosse probabile che in qualche momento il personaggio in questione fosse balzato agli onori delle cronache, per cui ho fatto una ricerca mirata nell'archivio storico online del "Messaggero" di Roma e ho trovato un articolo del 30 novembre 1971 (ho acquistato la copia in PDF del giornale) che a mio parere permette di chiudere la questione. Nell'articolo si parla dell'arresto di Giuseppe Benvenuti, noto come "Er Pasticca", del quale viene mostrata la foto e viene fatto anche un colorato ritratto giornalistico.

La foto in questione è questa:

 

Archivio del Messaggero


 [Screenshot di Mario Masala]

Per me si tratta senza dubbio del caratterista che cercav(am)o: a parte l’”aria generale", comunque particolare, sono identici gli occhi, le sopracciglia e (soprattutto) il naso, dettaglio quest'ultimo dirimente visto la forma molto particolare dello stesso (quasi sicuramente "forgiata" da qualche trauma).

Bisogna anche tenere conto che l'articolo è del 1971, quindi passano (minimo) 20 anni tra le due immagini riportate. Trascrivo integralmente il "ritratto" giornalistico del personaggio, a firma Giuseppe Di Dio, sottolineando i passaggi più interessanti per la conferma dell'identificazione:

 

"SAPEVA MORIRE COME NESSUN ALTRO

Nel suo piccolo, un vero e proprio "boss", con una sua precisa zona di influenza, una fitta rete di associati, una specializzazione precisa, un mercato tutto suo, dei gregari fidati. Giuseppe Benvenuti, 40 anni, romano del Testaccio, "ma anche de Trastevere", come dice lui quando è in vena di ironia: nel carcere di via della Lungara ci ha trascorso un quarto della sua vita. Nel dopoguerra trafficava già in AM-lire false. Poi si mise nel giro dei night, associandosi a Giovanni Carbone, il ras di via Barberini, detto "er mala della notte". Da tre anni ha cambiato interessi: è stato il primo ad accorgersi della fame di pillole proibite dei minorenni inquieti. Per questo è stato ribattezzato "er Pasticca" o anche "Peppe lo strippatore". La sua zona di influenza gravita sull'"Ambra Jovinelli" di notte, tra piazza Vittorio, via Giolitti e la stazione Termini di giorno. Personalmente non ha mai portato in tasca neanche un cachet per l'emicrania. Ha sempre agito con una rete di affiliati. Lui se ne stava in giro per la zona per controllarla dall'"inquinamento". Benvenuti è stato sempre un "ganzo" dal fiuto fine capace di annusare "la madama" o "la gialla" a distanza. Si vanta di conoscere, con o senza travestimento, tutti gli agenti della sezione antidroga della Questura, o quelli dei carabinieri o della Guardia di Finanza. Grassoccio ma agilissimo, elegante a quella maniera pacchiana che è tipica di una certa malavita spicciola, "er Pasticca" non si accontentava di vendere anfetamine alle "donnine" della stazione Termini o di smerciarle davanti alle scuole, ma alle volte dava la "bufala" chiedendo tremila lire per un tubetto di pillole che nel migliore dei casi conteneva solo talco. Nel gennaio scorso la Squadra Mobile lo arrestò per sospetto contrabbando di sostanze stupefacenti, ma si scoprì qualche giorno dopo che nei flaconi "er Pasticca" aveva messo pillole scadute per l'insufficienza di fegato. Fu denunciato lo stesso: per spaccio di medicinali dannosi alla salute. Recentemente aveva trovato il modo di acquistare partite grosse di psicofarmaci "buoni". La "pasticca" non era comunque la sua unica fonte di guadagno. A parte il ruolo di comparsa che sosteneva frequentemente nei western all'italiana (Sergio Leone, per esempio, è convinto che non ci sia nessuno tra i generici che davanti alla macchina da presa sappia "morire meglio di er Pasticca") mandava avanti un vivace commercio di sigarette di contrabbando. Come tutti quelli che si sentono boss, aveva le sue civetterie e, a suo modo, un codice morale. "Er Pasticca" ha sempre rifiutato di trattare generi pornografici. Sigarette e pasticche (vere e false) sì, fotografie oscene mai: "Non mi sporco con le zozzerie". Due sole debolezze: gli spaghetti alla ciociara, che lo hanno fatto gonfiare fino al limite dei 90 chili, e la rissa: per dimostrare che al judo ci sapeva fare malgrado il grasso, era capace di provocare liti senza alcun motivo. Ma con gli agenti, al momento dell'arresto, non ha fatto scherzi inutili"

 

Credo che sia quindi certo che il nome del caratterista è Giuseppe Benvenuti.

 

Oltre che nei film indicati all'inizio del post, Benvenuti compare anche in “Ricky e Barabba”...

 [Screenshot di Mario Masala]
 

...e quasi sicuramente anche in “Nero come il cuore” è lui:


 [Screenshot di Mario Masala]


Verosimilmente è presente anche in altri film del periodo. Sarebbe interessante anche capire a quali film si riferisce Sergio Leone citato nell'articolo del "Messaggero".

 

Film in cui è stato "avvistato" (al momento):

“Fantozzi alla riscossa”

“Le comiche”

“Le comiche 2”

“Fantozzi in paradiso”

“Ricky e Barabba”

“Nero come il cuore”

[Questo articolo è la rielaborazione di un testo apparso già sul sito Il Davinotti]

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MARIO MASALA 


BIONOTA 

Mario Masala è nato in Sardegna nel 1981 e vive in Friuli, dove esercita la professione di medico.

È appassionato di ricerche storiche, soprattutto di quelle in ambito cinematografico e sportivo.

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